Uomini e donne in posa e senza veli, lasciati cadere davanti agli occhi e alla macchina fotografica. Nudi artistici s’intende, di uomini e donne che nutrono una passione senza confini, per l’esibizione del proprio corpo.
“Carne e verdura” è il titolo della mostra che nel 2005 ha portato da Roma in Olanda le fotografie di Cinzia Carbonelli e Adriana Seganti. Morbidi corpi coperti da carciofi, cavolo rosso, fragole o peperoni, simboli di un erotismo gastrosessuale dove non è chiaro il confine dell’appetito.
E proprio dalla mostra olandese, replicata a Roma nello spazio Estrobar, che è partita l’avventura nel nudo qualunque.
Una volta esposte, le immagini di “Carne e verdura” hanno tolto il sonno ad oltre centocinquanta donne che hanno chiesto di potersi spogliare per fermare il tempo del corpo.
“Sì, per noi l’eros è un modo di vedere attraverso gli uomini e le donne, libere da stereotipi e banalità materiali. Il nostro occhio è l’obiettivo ed è attraverso la lente che ci immaginiamo un mondo dove l’eclettismo diventa un valore fondante”.
Le possibilità offerte in campo erotico dalla fotografia non sono una novità del mondo moderno, non sfuggirono affatto ai nostri antenati, che non a caso iniziarono a produrre foto di nudo o seminudo femminile praticamente in contemporanea con l’invenzione del nuovo strumento tecnico. Ma anche il nudo maschile ha avuto ed ha il suo cultori.
E’ di questi giorni la notizia di Biagio Antonacci che per festeggiare alla grande il suo compleanno ha deciso di mettersi a nudo sulla copertina di Vanity Fair e ha spiegato così la sua scelta: “A 47 anni mi sento finalmente libero. Libero di fare qualcosa che la gente da me non si aspetta. Nude in copertina di solito si vedono solo donne. E, quando sono uomini, si tratta sempre di attori o modelli. Un cantautore non si è mai spogliato”.
Sulle passerelle, ma anche sui manifesti elettorali o in strada, in Tv e al cinema la nudità perde sempre più la sua connotazione sessuale per diventare mezzo di comunicazione. Il newyorkese Spencer Tunick cominciò a fotografare nudi nelle vie di New York nel 1992, ed è molto conosciuto proprio per le sue fotografie che ritraggono folti gruppi di persone nude in contesti urbani o paesaggistici insoliti, non solo negli Stati Uniti, ma anche in tutto il mondo.
Le sue non sono semplici fotografie in posa, ma complesse installazioni con le quale Tunick, loro regista, vuole celebrare la bellezza artistica della pura nudità, al di là della taglia o del colore della pelle, quando ci si è spogliati di abiti e di pudore, e magari ci si è sdraiati sull’asfalto della nostra città. Una forma surreale di collage umano dove i tasselli sono i corpi spogliati e utilizzati come elementi di nuove forme.
Così l’artista invade gli spazi metropolitani e naturali componendo strade, architetture e paesaggi di nudo umano.
Il tema del nudo ha sempre esercitato un particolare fascino sugli artisti e sul pubblico e da sempre la rappresentazione della figura umana è, per eccellenza, l’esercizio di maggior prestigio nell’ambito delle arti figurative.
La rappresentazione del nudo in particolare, nelle sue infinite varianti, denota quindi sempre una posizione ideologica, coinvolgendo inevitabilmente problematiche connesse all’uso del corpo e all’espressione della sessualità, il nudo è implicato in un sistema di ricezioni complesso che si espande dall’estetica alla politica e testimonia la continua metamorfosi di pregiudizi, tabù e trasgressioni relativi tanto alla bellezza quanto alla salute, ai ruoli di genere come alla sessualità.
“Non è pornografico, non è volgare. E’ creare nuove forme con i nostri corpi” Spencer Tunick
26 novembre 2010 alle 16:47
26 novembre 2010 alle 16:49
I fotografi di nudo devono essere molto bravi a non cadere nel ridicolo cosa che però accade, secondo me, l’80 per cento delle volte!!!!
Non ci vedo nulla di scandaloso in un corpo nudo ma in certe fotografie vedo molta stupidità!!!
Accostare qualsiasi cosa ad una tetta secondo me non è arte!!! Piace perchè piacciono le tette!!! ^_^
27 novembre 2010 alle 08:31
Pur comprendendo la tua visione non mi è facile risponderti,io amo il corpo femminile e maschile – riesco a vederci sempre il bello armonico delle forme, delle luci e delle ombre – associarlo ad altre forme estetiche può essere una sfida o semplicemente una ricerca di altre possibilità del bello. Concordo con te che spesso si cada nella volgarità espressiva e comunicativa o peggio nella banalità ma questo dipende dall’occhio e dal cervello che scatta la foto…ma vale per qualunque soggetto o no?
26 novembre 2010 alle 17:42
Il nudo in sè non è nè erotico e nè pornografico, è solo un uomo od una donna senza vestiti.
L’erotico comincia quando cominciano ad esserci vestiti o la postura diventa intrigante.
Il porno..beh lo sappiamo tutti cos’è.
Newton era un grande perchè rendeva erotiche delle semplici foto di donne nude con la sola aggiunta di scarpe tacco 12.
a.y.s. Bibi
P.S. bella la nuova veste.
27 novembre 2010 alle 08:38
ehilà e vuoi mettere Avedon, Hamilton e Gastel che adoro…il nudo può essere armonia pura, dipende dal contesto e dal valore aggiunto che ci mette la sensibilità di chi “vede” e ferma l’attimo – concordo sul fatto che l’intrigante inizi dalle pose o dall’uso delle luci…ma qui siamo già nel personale e nella fantasia di quello che ciascuno coglie in una immagine.
27 novembre 2010 alle 09:52
E già che che siamo in tema…complimenti anche ad anna ed alessia..
a.y.s. Bibi
P.S. ammetto di aver sempre avuto una passione per le belle donne ma giuro che non ho mai pensato di fare il presidente del consiglio…
26 novembre 2010 alle 21:45
Non sono all’altezza di commentare questo tuo articolo… in ogni caso interessante. Mi associo a Bibi complimentandomi per la nuova veste.
27 novembre 2010 alle 08:42
Ohi grazie ad entrambi per i complimenti grafici – mi ci rispecchiavo nella veste precedente ma cominciava da essere inflazionata e non permetteva nessuna personalizzazione pertanto ho cercato un’alternativa…e con i potenti mezzi di wordpress, questo ho adattato – mi fa piacere che trasmetta un pò di me…
27 novembre 2010 alle 11:51
Bibi: posso aggiungere solo un: PER FORTUNA? (vai a vedere, se ti va, la nuova “visione” del nudo femminile di Alessia :http://www.facebook.com/photo.php?fbid=1662369049765&set=a.1662248446750.89776.1553382740 – modella, Martina)- ciao a presto
27 novembre 2010 alle 15:02
Mi spiace ma non sono su fesbuk..o meglio devo forse avere un account ma non so neanche quale sia … tanto l’utilizzo..
Mi arrangerò con la fantasia.
a.y.s. Bibi
27 novembre 2010 alle 18:28
È una anoressica quella che vedo qui sulla mia sinistra? Sarebbe questa la nuova “visione” del nudo di Alessia? Non ho parole!
27 novembre 2010 alle 23:06
Sicuramente è una ragazza magra, molto magra ma a dire il vero la cosa che noto di più in tutte le foto sono gli occhi ma è una mia fissa e quindi non faccio testo.
Ad esempio adoro quella precedente.
a.y.s. Bibi
28 novembre 2010 alle 09:28
Il corpo oggi passa attraverso il canone estetico della magrezza, è un dato di fatto – l’occhio si è abituato a vedere il bello nel magro, Anna non è anoressica, è una ragazza moderna che si muove nel suo corpo seguendo i canoni estetici richiesti, è una bella ragazza, dolce e determinata, triste e inquieta, vivace e fragile – per leggere tutto questo bisogna guardare diritto nei suoi occhi, come ha rilevato Bibi e il resto non conta.
28 novembre 2010 alle 16:09
Questa Anna tu la conosci? Mi sembra triste e arrabbiata… o è un’attrice?
28 novembre 2010 alle 16:26
No, è un’amica di Alessia, certo che la conosco e ti garantisco che è una persona squisita
28 novembre 2010 alle 16:46
Tu conosci Alessia? Bene. Può darsi che Alessia sia una persona fantastica; quella però è deprimente. Sarà moderna o un’ottima attrice, però…
28 novembre 2010 alle 19:40
Per risponderti molto schiettamente: no, non è anoressica, anzi mangia molto e sta benissimo. Lei non è un attrice, ma solo una mia grande amica. Non voglio finzione nei miei ritratti, non le avrei mai chiesto di recitare una parte.
Quel che trasmette l’immagine non te lo posso spiegare io. Non sarebbe giusto. Ma il fatto che provochi polemiche, mi fa capire che è un’immagine toccante.
Io so come si sentiva lei, so che tipo di persona è, so che problemi ha.
Se leggete malinconia, tanto meglio, vuol dire che non è una delle tante immagini vuote che girano sul web. 😉
Un saluto,
Alessia
28 novembre 2010 alle 19:43
ooohhhh la fotografa ha risposto direttamente alla richiesta di spiegazioni e io non aggiungo altro…
28 novembre 2010 alle 22:22
@Alessia Campostrini
Mi sento onorato della “spiegazione” ricevuta. Non sono un intenditore di fotografie. Forse ho visto la fanciulla dal punto di vista “deformato” del medico.
Complimenti alla fanciulla e all’autore dello scatto.
Contraccambio il saluto.
Quarchedundepegi
@Loretta
Spero di non aver offeso nessuno.
29 novembre 2010 alle 01:28
Nessuna polemica, don’t worry! 😉
Un abbraccio
alessia
29 novembre 2010 alle 01:29
Intendevo ‘offesa’… 😛