Ci sono attività professionali, ancora ricche di quello strano fascino del passato, che sembrano non tramontare mai. Legate alla nostra memoria e alle quali nonostante la forte accelerazione moderna non siamo disposti a rinunciare.
Nell’erta della tecnologia più avanzata, il guardiano del faro, rappresenta nell’immaginario collettivo, un sogno romantico, ma, in realtà è una professione che non può essere svolta senza passione e dedizione.
Una vita dura, ma affascinante, a contatto continuo con la natura, in una estrema solitudine moderna. Un pensatore, che passa le sue giornate ad ammirare e amare, silenziosamente, l’infinito, tante riflessioni che si perdono nell’immensità della natura, come la vista quando su, in alto, contempla il mare che si fonde nel cielo blu.
Il lavoro del guardiano del faro oggi, si è adeguato alla realtà contemporanea, le nuove tecnologie e l’automatizzazione hanno reso il mestiere di guardiano quasi hi-tech. Per tale ragione il numero di custodi di fari si è notevolmente ridotto negli ultimi decenni, ma sicuramente fra i requisiti richiesti per svolgere tale mansione bisogna annoverare lo spirito di adattamento, l’intuito e la passione.
Dal un punto di vista economico, chi desidera diventare guardiano del faro non lo fa davvero per i soldi, poiché non è la professione più remunerata che esista.
Allora domandiamoci qual è il fascino intramontabile legato a questa professione e cosa spinge le persone a diventare guardiano?
Sinteticamente diventare faristi vuol dire: ritrovare un senso di libertà, fuggire dalla routine, staccare della vita quotidiana, stare soli, vivere a contatto con la natura.
Del resto, che in un faro si viva bene lo dimostra il fatto che per molti decenni il mestiere si e’ tramandato di padre in figlio, ed e’ sempre triste abbandonarne uno per sempre.
I fari a gas non esistono piu’, quelli piu’ isolati e marginali ormai sono disabitati, pero’ il farista continua ad essere, nell’immaginario collettivo, un personaggio romantico, dal fascino letterario.
Quante storie potrebbero raccontare i fari. Terribili tempeste che li squassavano alle fondamenta, salvataggi, naufragi e anche quel terribile senso di mistero. Forse perché si trovano sempre in zone isolate e selvagge, sarà per via del vento che sibila su per le scale a chiocciola, per il rumore delle onde ai suoi piedi, o per il tamburellare della pioggia sui vetri…ma… la molla che spinge tutti e’ la voglia di dare un calcio per sempre al caos delle citta’.
Un faro si lega a cose che hanno dell’incredibile: Vento, Sole, Acqua…Cose semplici che combinate possono spaccare il cuore tanto riescono ad emozionarti, ma non e’ escluso che qualcuno sia stato influenzato da un recente sondaggio inglese, secondo cui la piu’ gettonata e trasgressiva fantasia erotica femminile e’ “fare l’amore in un faro con un uomo o magari con il farista”!
12 agosto 2010 alle 15:37
Mmmmm bello forse a parole, molto meno nella vita quotidiana.
Personalmente non nego il fascino romantico del guardiano del faro, solitario, barbuto e con la classica pipa..però a mio parere, bisogna essere un pò misogini per vivere una vita così.
A meno che…ci sia anche una guardiana del faro…allora ne riparliamo..
a.y.s. Bibi
13 agosto 2010 alle 14:25
In questo preciso istante ( ho la casa invasa da giovani fanciulle chiassose) lo invidio tanto, tanto…al posto delle risate, gridolini, cicaleccio femminile…vorrei, vorrei spaziare con lo sguardo su un silenzioso mare!
Mbhè mica male, rintanati in un faro…gabbiani…rumore delle onde…e un tuffo nel piacere!
12 agosto 2010 alle 19:50
Buona sera. al di la di tutto penso che il guardiano del faro eserciti un potere immenso. lo spirito guida,la luce in una notte di bufera,l’aiuto inteso come orientamento,la via da seguire,direi tutto per un anima in pena.sapere che tutto questo è opera di un uomo solo, è semplicemente fantastico. lei che ne pensa di questa mia opinione Loretta?
13 agosto 2010 alle 14:44
Romantico simbolo di sicura certezza, lontano dai confini delle città, il faro… luce interiore che arriva lontano, guida i passi nel passato verso un moderno futuro!
13 agosto 2010 alle 17:01
Ma guarda te le donne….. che fantasie !!!
13 agosto 2010 alle 18:08
Ci biasimi ? grandi voli di fantasia femminile….
13 agosto 2010 alle 18:13
Direi proprio di sì. Solo a farsi venire in mente che esistono i fari,,,,,,
Ma dalle donne questo ed altro 🙂
15 agosto 2010 alle 21:23
..affascina sicuramente la simbologia collegata al faro come struttura architettonica in cui la sorgente della luce guida i naviganti nel buio ignoto della notte marina…ma affascina anche l’indole forte e decisa di chi governa il faro… e mi pare che fino a qui siamo tutti d’accordo!!!
16 agosto 2010 alle 18:10
Ciao Rosita benarrivata! – certo che affascina e aiuta a non rovinare certi voli della fantasia…teniamoceli dentro, non fanno male a nessuno e servono a sperare…o no?
1 novembre 2010 alle 12:41
…………..a contatto continuo con la natura, in una estrema solitudine moderna!!!!!!!
Il mio sogno!!!!!!
soli lontano dal mondo, ma una luce di salvezza per qualcuno!!!
1 novembre 2010 alle 13:58
Ciao Catia grazie per la tua aggiunta poetica…benvenuta e se ti va ritorna tra noi!