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by Loretta Dalola


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Blu, le mille auto blu


Le telecamere del Tg de La7 vengono puntate sui dati allarmanti che emergono in questo periodo di vacche magre, quasi la metà dei pensionati italiani percepisce meno di 1.000 euro al mese, mentre inaspettato arriva il nuovo bando di gara da 9,57 milioni di euro per l’acquisto di 400 auto blu per la Pubblica amministrazione.

Difficile da digerire, e a molti sembra inspiegabile  lo squilibrio richiesto ai cittadini di stringere la cinghia mentre dall’alto  si pensi a nuove spese. Il mondo della politica si allontana sempre più dai cittadini  e sotto il cielo dell’insensata  politica romana la fotografia sociale del nostro paese viene scattata dall’Inps e ci parla di un numero clamoroso  di pensionati che vive al di sotto della soglia della povertà.

Nelle classifiche dei dimenticati, dopo i giovani, vengono loro, i pensionati.  Una fotografia impietosa e realistica che ci rivela che  circa 7,6 milioni di pensionati (il 45,4% del totale) ha percepito pensioni inferiori alla soglia dei 1.000 euro e un terzo  vive con un assegno mensile che non raggiunge nemmeno i 500 euro.  I pensionati italiani si confermano i più poveri d’Europa. A pesare è soprattutto la pressione fiscale, che nel nostro paese resta elevatissima, mentre altri paesi europei non prevedono alcuna tassazione sulle pensioni.  A peggiorare la situazione, inoltre, le ultime misure introdotte in Italia, che hanno determinato un aumento dei prezzi e delle tariffe e una conseguente perdita del potere d’acquisto, già crollato negli ultimi anni.

E in attesa che i venti della tempesta economica  si diradino lo Stato assistenziale è vacante e a chi ha lavorato per una vita e ora pretende, giustamente, di avere un’esistenza dignitosa il governo risponde acquistando nuove  auto blu. Una notizia bomba che rimbalza nei media, scatenando la protesta generale. Solo nel pomeriggio arriva la smentita, non è un bando d’acquisto ma, una gara di fornitura di 400 auto blu con cilindrata non superiore ai 1.600 cc.  Auto di servizio destinate alle Forze dell’ordine  e alla Pubblica amministrazione. Il governo interviene a spiegare che non solo non comprerà nessuna auto nuova quest’anno, ma il bando serve solo a stipulare un accordo quadro e che i dieci milioni non verranno necessariamente spesi. Insomma, le auto non vengono automaticamente acquistate, ma solo ove necessario. E il bando vuole rispondere soprattutto alle esigenze delle Forze dell’ordine e di quelle che svolgono servizi di utilità sociale.

Ma la polemica non sembra placarsi del tutto,   la rivolta rimane  nell’aria, perché il problema c’è  e  resta,  visto che  lo Stato continua a comprare e  può permettersi di  spendere dieci milioni.  Strano Paese davvero, che parla di equità e austerità e non garantisce un futuro ai giovani e un’esistenza dignitosa ai propri cittadini.  Sarà anche demagogia, ma in tempi come questo occorre dare valore a certi gesti.