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by Loretta Dalola

Question time a Favia nel pomeriggio della 7

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In questi caldi giorni  della politica italiana, Cristina Parodi live, apre l’appuntamento pomeridiano con la vittoria di Cocetta in Sicilia e con l’intervista a Giovanni Favia consigliere regionale emiliano del Movimento 5 Stelle. Constanze Reuscher, Ivan Carvalho e John Peter Sloan si confrontano con Giovanni Favia, nel “question time”  tutto dedicato alle elezioni regionali in Sicilia,  in cui il M5S è risultato il partito più votato.

In collegamento da Bologna, Favia : ” Me l’aspettavo, era nell’aria. Lavoriamo dal 2006 e finalmente vediamo i risultati. Non siamo una setta, ci impegnamo, senza voler arricchimenti personali. In Sicilia è stata una  svolta, ora puntimo al Paese”.

È vero che Grillo non vuole essere il vostro leader, ma voi vincete con Grillo, senza di lui non sareste il M5s ? – ” Dobbiamo essere grati a Grillo, non avendo altri appoggi, siamo dei cittadini armati di fionda, davanti abbiamo dei carrarmati. Grillo è la nostra arma speciale. È fondamentale, è un’artista, un cittadino con un blog che veicola messaggi dei cittadini per i cittadini”.

Favia è balzato alle cronache per la dichiarazioni della presunta mancanza di democrazia nel movimento e sul potere intransigente che a suo dire eserciterebbe nel partito degli antipartito il signor Casaleggio, in grado di condizionare non soltanto le strategie di comunicazione ma anche la politica quotidiana. Oggi però, sorvola diplomaticamente tutte le provocazioni puntando decisamente al risultato vittorioso e agli obbiettivi futuri: ” A me interessa risollevare questo paese devastato dalla politica, faremo delle primarie on-line, senza burocrazia in cui tutti potranno inetrvenire. Vogliamo trasparenza e lavoriamo con coerenza sui progetti e non sulle alleanze politiche”.

Beppe Grillo sta perdendo in termini economici? – ” Non sono il suo commercialista, ma, sicuramente sta perdendo e molto e sbugiarda quelli che dicono che il suo impegno è perchè vuole arricchirsi. Va nelle piazze gratuitamente, noi tutti la pensiamo così, io stesso mi sono tagliato lo stipendio perchè l’etica è facile a dirsi, poi…io ci ho perso circa trecentomila euro. Si possono fare tutte le critiche  a Grillo ma, noi ci crediamo. Io sto lavorando nella mia regione, siamo un cuneo  di trasparenza e son convinto che in Sicilia faranno lo stesso e sicuramemte i prossimi temi che affronteranno saranno lavoro e imprese”.

Più chiaro di così, puntano alla necessità in un’organizzazione politica con un confronto fisico tra base e vertici, in cui convogliare verità e timori, ci riusciranno? Difficile previsione, sicuramente ci credono. Sarebbe bello, oltre che utile, se il movimento Cinque Stelle non suicidasse ora le sue potenzialità.

2 thoughts on “Question time a Favia nel pomeriggio della 7

  1. Se alle prossime politiche prendessero il 51% forse potremmo sperare in un cambiamento, in un Paese dove il capo della polizia nn guadagna il triplo del capo dell’FBI o della CIA, dove l’amministratore delegato di salsiccia e peperoncino SPA nn guadagna dieci volte più di Barack Obama, dove un operaio o un laureato hanno retribuzioni giuste, come in altri paesi europei.
    Ciao

  2. sarebbe bello che la “giustizia” facesse il suo corso…per ora aggrappiamoci al filo si speranza gettato da Milano, poi da Parma e ora dalla Sicilia – ciao e grazie

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