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by Loretta Dalola

L’OBESITA’ MINACCIA L’OCCIDENTE

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Tra gli argomenti trattati nel pomeriggio televisivo  alla  Vita in Diretta, il rotocalco di Raiuno che parla di cronaca, la minaccia dell’obesità quale problema sociale per l’Occidente. Per quanto ci riguarda la nostra tanto famosa dieta mediterranea sembra graziarci dal grasso in eccesso.  Il primato spetta invece agli americani. La tendenza alla cattiva alimentazione è in aumento, tanto che gli esperti possono prevedere che essa diventerà la prima causa di morte in futuro.

Il conduttore Lamberto Sposini con Mara Venier, dopo aver citato statistiche in cui un italiano su 10 è obeso, un adulto su tre è in sovrappeso e, nella regione Campania, la metà della popolazione è obesa o in sovrappeso, hanno affrontato l’argomento sia con la valutazione di specialisti come la dott.ssa Flachi sia con casi affetti da questa malattia. Il problema dell’ obesità si evidenzia ogni giorno, non solo in adulti ma anche nei bambini. Oggi abbiamo bambini meno attivi e sempre più obesi. Il problema del bambino obeso è purtroppo che diventerà un adulto obeso, cioè sarà un obeso cronico con l’ 80% di rischio di soffrire di malattie associate a questo problema di eccessivo accumulo di grasso corporeo, con un aumento del rischio di morte.

La nutrizionista ha appuntato tra le cause dell’obesità il nutrirsi in maniera sregolata, spesso dovuto alla vita frenetica di tutti i giorni, che comporta uno squilibrio di calorie, causa di un eccesso nel cibo. Inoltre toccando l’argomento obesità e bambini, ha citato l’attuazione di un importante progetto “scuola e cibo” che prevede un’educazione alimentare anche nelle scuole. L’educazione però deve arrivare già dalle famiglie, ricorda la dottoressa, per cui tra le regole da osservare  c’è quello, per le mamme, di controllare l’alimentazione già dalla gravidanza e abituare i bambini a fare colazione, attività fisica e mangiare senza eccessi soprattutto prima dello sviluppo per ridurre il numero delle cellule adipose che diventerebbero un problema una volta acquisite.

In studio due ospiti: Anna 160 kg, felice del suo stato di sovrappeso. Fin da piccola è sempre stata paffutella poi, crescendo ha accumulato peso, innamorata, sposata, sportiva, ha sempre condotto una vita  “normale”,  certo non competitiva come le persone normopeso, ma si sente  tranquilla nel portare a spasso i suoi chili al punto da sentirsi: magra.

L’altra ragazza dal viso solare, lavora in un ristorante, ama mangiare e odia le diete.  108 kg di allegria e positività, suo marito l’ha iscritta al concorso di Miss Cicciona.

Di parere opposto il fronte della medicina, la terapia delle malattie metaboliche si propone come  un reale aiuto nell’ambito della perdita di peso, perché gli esempi gioiosi del grasso, appena ascoltati, non sono così veritieri, in effetti a causa del grasso eccessivo sorgono numerose patologie che rendono difficile vivere. L’obesità è una vera e propria malattia cronica, considerata oggi come più grave, per complicanze e per difficoltà di cura, dello stesso diabete. I suoi effetti e ripercussioni interessano numerosi organi ed apparati. Si può avere riduzione della capacità respiratoria, dispnea da sforzo, ridotta ventilazione con riduzione dei livelli d’ossigeno, è pressoché costante l’insufficienza cardiaca, l’ipertrofia (aumento di volume) del cuore, gli edemi e le varici agli arti inferiori. Le articolazioni degli obesi sono molto sollecitate ed è naturale che vadano incontro ad alterazioni e malattie degenerative precoci come l’artrosi, la scoliosi, i piedi piatti, il ginocchio valgo, lo scivolamento della testa del femore.

Nonostante le testimonianze in studio di persone che serenamente convivono con il grasso, l’obesità è di certo una  condizione di vita alla quale si accompagnano anche specifici disagi psicologici. Primo fra tutti la tendenza a nascondersi e a non esporsi che si esprime in quel comportamento abitualmente definito come timidezza e che trova il suo presupposto in una diffusa e intensa sfiducia in se stessi e in un generale senso di inadeguatezza.

L’obesità in conclusione può finire con l’affliggere  tutti gli aspetti significativi dell’identità personale, poi ovviamente ognuno è libero di fare le proprie scelte.

4 thoughts on “L’OBESITA’ MINACCIA L’OCCIDENTE

  1. Argomento difficile da affrontare.
    In Italia sull’argomento esiste un conflitto d’interessi tra la salute pubblica e l’economia privata del campo alimentare.
    Tempo fa, ci fu il caso delle nuove regole sulla pubblicità alimentare che l’Unione Europea voleva introdurre. Quelle regole non permettevano a prodotti come la Nutella di pubblicizzarsi come salutare e adatto alla crescita dei bambini. La soluzione per la Ferrero sarebbe stata cambiare pubblicità o cambiare ricetta e ingredienti del prodotto. Ci fu una mezza rivoluzione mediatica capeggiata dal Ministro Zaia in difesa della Nutella nazionale.
    Sempre lo stesso Ministro si vantò della creazione del Mc Italy di Mc Donald.
    Ma posso fare tanti esempi di contraddizioni del genere. Si spendono tanti soldi per combattere l’abuso dell’alcool, ma poi si fa tanta pubblicità sul vino nazionale.
    Coniugare salute ed economia non è facile. Ma si potrebbe fare se ci fosse la giusta sinergia tra Ministeri e organi responsabili verso lo stesso obbiettivo. La salute pubblica.

  2. credo che tu abbia focalizzato la situazione conflittuale tra ricerca e interesse economici che immancabilmente entrano in contraddizione perchè se da una parte si arriva a studiare e scoprire cosa sia nocivo per la salute, dall’altra il guadagno ha il sopravvento. Mio padre diceva sempre:”si campa una volta sola” pertanto lui avrebbe continuato a mangiare nutella…io non la compro da anni, anche se il gusto, diciamocelo, era ottimo!

  3. Devo contraddirti 🙂
    Rispetto alla Nutella c’è di meglio dal punto di vista nutritivo e del gusto.

    La Nutella non la difendo! | Gianluca Aiello

  4. sai sono una golosa e apprezzo tutto, non faccio fatica a sostituire la nutella con altre bontà!

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