Il 18 giugno scade il termine di pagamento dell’IMU, l’imposta unica sugli immobili. Una tassa piuttosto complessa che ha creato non pochi problemi. Sappiamo che dobbiamo pagarla ma, non sappiamo come pagarla, e allora ne parlano gli esperti di diritto tributario, ospiti nello studio di Fuori Tg.
Come ci si regola per pagare l’Imu, che sta facendo letteralmente diventare pazzi gli italiani? Il problema più grosso, ovviamente, è trovare i soldi ma, oltre all’onore della spesa, bisogna davvero aver fatto un corso alla Bocconi per non avere problemi nei pagamenti. Le difficoltà nella compilazione del modulo hanno messo i Caaf sotto grande pressione. La paura di sbagliare ha sottoposto i cittadini a lunghe file, in attesa dell’assistenza fiscale che risolva dubbi e incertezze.
E’ una settimana campale per i Caf, presi d’assalto ma, il caos intorno alle modalità di pagamento è ben lungi dal diradarsi. Gli operatori dei Centri sono in difficoltà, figuriamoci i cittadini, l’unica cosa certa è la data della scadenza e la mora nell’eventualità di un ritardato pagamento. Tra le ulteriori scomodità, si pensi alle banche che hanno rifiutato parte dei pagamenti del modello F24 poichè privo di alcuni codici, suscitando la reazione dell’Agenzia delle Entrate che ha obbligato Abi e Poste ad accettare il documento, c’è anche il ritardo dovuto alla consegna degli appositi moduli per la compilazione che ha costretto i cittadini ad ammmassarsi agli sportelli. Non ultimo c’è da rilevare il disagio dovuto anche alla doppia compilazione, visto che oggi, la tassa, è in comproprietà con lo Stato.
Pagare l’Ici era più facile, forse bastava far pagare la tasse conosciuta e aggiungere la differenza relativa al versamento dell’Imu per facilitare l’operazione del recupero del gettito. Ma l’Italia è predisposta a complicare le cose semplici.
Insomma, una tassa oggettivamente complicata che non piace a nessuno. Tanto più che occorrerà riformarla dando ai Comuni la possibilità di disporre degli introiti. Infatti dal 2013 la regolazione dell’odiata tassa, passerà direttamente ai comuni, che si spera, abbasseranno le aliquote, adotteranno un modello unico e recupereranno tutta una serie di attenzioni e sensibilizzazione nei confronti dei residenti nel loro territorio. Una maggior flessibilità dell’imposta, che potrà ad esempio essere parametrata ai redditi, o ai componenti del nucleo familiare.
Visto il grande afflusso di contribuenti che chiedono aiuto per la compilazione i Caaf resteranno aperti anche il 9 e il 16 giugno. Anche Poste Italiane ha predisposto dei servizi online per velocizzare le pratiche di pagamento. Inoltre è possibile compilare il famigerato modulo F24 online per poi pagare allo sportello.
E se qualcuno sbaglia a compilare il modulo? Bhè è ancora tutto da vedere, per ora vige la confusione totale. In conclusione per qualcuno la casa di proprietà è un sogno, per altri, un incubo!
16 giugno 2012 alle 10:40
Non è una tassa complicata è semplicemente un furto ai danni dei cittadini..le cose bisogna chiamarle con il loro vero nome.
Io giuro che se mi capita a tiro chi ha messo in piedi l’IMU lo stendo e non scherzo..altro che BR..
a.y.s. Bibi
18 giugno 2012 alle 11:05
Agguerrito contestatore! Ma , come non darti ragione, di questi tempi è difficile assumere atteggiamenti diplomatici – ciao e grazie
17 giugno 2012 alle 04:01
Sono dell’idea che una tassa sulla casa che si possiede sia una cosa giusta. L’importante che non sia esagerata e non obblighi il cittadino a isteriche ricerche. Bisognerebbe inoltre permettere al cittadino la conoscenza, in tempo, di quanto dovrà pagare entro la fine dell’anno.
I burocrati che hanno gestito quest'”affare” sono degli incompetenti. Sarebbero da rimuovere e da denunciare perché col loro operato hanno “turbato” nel profondo l’animo del cittadino e hanno rubato loro il tempo sprecato per informarsi. Lo definirei comportamento delinquenziale.
Qui in Svizzera i burocrati fanno arrivare, un mese prima, al domicilio del contribuente i moduli di conto corrente con la data del versamento e gli importi esatti da versare. L’isteria è permessa a chi non è stato previdente.
Perché non lo si dovrebbe poter fare anche in Italia?
18 giugno 2012 alle 11:11
Come volevasi dimostrare…fuori dall’Italia le cose funzionano noi, al contrario siamo sempre pasticcioni, confusionari e disorganizzati, in mano a furbi, approfittatori e ingiusti politici – peggio di così . ciao e grazie